giovedì 25 marzo 2010

Tu dimmi quando, quando

Non passavo di qua da una vita.
Dal precena riparatrice.
Che poi un po' ha riparato.
Ha rimesso su il teatrino.
Tante cose non sono cambiate, e non credo cambieranno, alla fine ho deciso per qualcosa di piatto ma di non doloroso, scelta sbagliata, forse, ma è andata così.
Non so cosa succederà e vivo non alla giornata, al minuto.
Non mi sto lamentando, metto le cose nero su bianco così le realizzo meglio.
Alla prossima

giovedì 18 febbraio 2010

Capitolo 2

Oggi c'è stata la ripresa degli scontri.
Ho capito dov'è il problema: o non capisce cosa voglio dirgli, o non lo vuole capire.
Perchè se io gli dico "Potresti far finta di cagarmi un po', magari chiamandomi una volta in vita tua, o che so, mandandomi un messaggio che non parli di Assassin's creed II", lui mi risponde "Ma io sto lavorando per il nostro futuro, come ha fatto mio padre e come faranno i miei figli".
Ma che cazzo c'entra?
Io voglio che una sera mi porti fuori a cena dove vuoi tu perchè ti va, e non perchè c'è un compleanno. Voglio che se c'è il sole non mi lasci a casa a vedere Pianeta Mare.
E lui mi risponde "Se continui con le accuse non si va avanti".
Al che ho pensato di avere dei grossi problemi linguistici e forse non mi faccio capire.
Ora sto pensando di organizzare una cena per domenica, io e lui, dove tutto è iniziato, e vedere se riusciamo a parlare come persone civili o se finiamo per accoltellarci con l'osso della costata di angus.

mercoledì 17 febbraio 2010

Ricominciare da zero

Che poi una lacrima l'ho anche versata, forse due.
Però non so se sia finita.
So solo che sto più male per quello che mi ha detto che per l'idea che potrei essere da sola di nuovo.
Ha preso ogni mia puntualizzazione e me l'ha girata contro come un'accusa.
Alla fine è colpa mia, così dice.
Dice che non capisco che lui sta vedendo la cosa in prospettiva a lungo termine.
Dice che non mi chiama mai perchè se ho le palle girate non sa cosa dirmi.
Dice che se ho le palle girate è perchè me lo voglio.
Dice che non capisce perchè il sabato sono stanca.
Dice che io remo contro.
Dice che mi lamento, accuso e non propongo.
Così dice.

E io passo dalla ragione al torto in un secondo e non so cosa dire.

lunedì 15 febbraio 2010

I prati sono in fiore

E' da un pezzo che non passo di qua e mi spiace, a volte quando trascuro questo posto mi sento come se avessi tradito la sola parte di me che ha il coraggio di urlare quando serve.
Forse esagero.
Forse sono un po' avvilita perchè ieri le sole persone con cui ho avuto a che fare sono stati i vecchietti che ho trovato in chiesa e la commessa della libreria nella quale sono entrata dopo messa per comprare libri assurdi in modo compulsivo.
Mamma non c'è, il cane nemmeno e quella frazione mutevole era in esaltazione per i videogioco nuovo, e non ci siamo visti, ma non è stata colpa sua, nel senso che lui mi ha chiesto "Vengo a trovarti?" e io gli ho detto di no perchè ieri avevo voglia di isolarmi dal resto del mondo, vivere una domenica sul divano mangiando biscotti e guardando un dvd dietro l'altro.
Ieri sera prima di addormentarmi ho avuto un pensiero terribile.
Ho pensato che se tra me e lui dovesse finire all'istante, non credo che sarei in grado di versare una sola lacrima.
E' terribile.
Sono terribile.
Perchè resto nelle sabbie mobili trascinando tutto e tutti con me.

venerdì 5 febbraio 2010

Do mi sol do do sol mi do

Lo sfogatoio qui mi piace assai.
Intanto perchè trovo gente sincera, schietta, non prevenuta nè ipocrita.
Il cercare poi ogni giorno una foto nuova che abbia a che fare con il piano mi tiene ben accesa in testa la luce CLAVINOVA, sia mai che mi faccio ripassare la voglia (certo se quello che me lo deve vendere mi cagasse, fuso orario a parte!).

Oggi ho capito che come apro bocca, con il rompicoglionante ottavo, sbaglio.
Ha sempre ragione la sua amica del cuore, nonchè nostra compagna di viaggio insieme al marito.
Se io dico A, lui dice B. Se lei dice A, lui anche dice A, e quando gli faccio notare anche anche io avevo detto A, lui mi dice che non è esattamente la stessa cosa.
Ancora mi chiedo cosa ci sto insieme a fare.
Il dramma è che sono figlia delle convenzioni, che sono stanca di deludere i familiari che mi vedono sbatacchiarmi da una parte all'altra senza meta, che vorrebbero vedermi ancorata in almeno un porto sicuro.
Sicuro forse per me, perchè se lui va avanti così, lo uccido.

giovedì 4 febbraio 2010

come un puzzle

Quando mandavo strali d'odio al raffreddore era perchè avevo dimenticato il mal di gola. Maledetto stronzo. Due notti che non dormo perchè boccheggio come un pesce di nome Wanda.
E tossisco. E se mi giro non respiro. E che coglioni.
Sono assai insofferente oggi, soprattutto verso il prossimo.
Perchè non ne posso più di chi si lamenta del proprio lavoro dato che non ho conoscenti che lavorano in miniera nè in catena di montaggio nè con i malati terminali nè testano termometri rettali.
Non ne posso nemmeno più di chi si lamenta dei propri parenti. Ognuno ha le sue croci, le famiglie perfette esistono solo nelle teste dei pubblicitari (o pubblicisti? mai capito) del Mulino Bianco e di quei cosi al prosciutto Rovagnati di cui non ricordo il nome.
Non ne posso più di quelli che si sentono perseguitati dalla sfiga e dal resto degli esseri umani, perchè non sono MAI in grado di farsi un filino di esame di coscienza e rendersi conto che se la gente li evita è perchè sono stronzi davvero, o ancor più spesso le manie di persecuzione di cui soffrono sono appunto frutto di nevrosi che nascono e purtroppo non muoiono nelle loro teste.
Lo so sembra che mi stia lamentando, in realtà mi sto sfogando!
che nervi signori, oggi. Che nervi.

martedì 2 febbraio 2010

Seta rossa

Ieri un mio amico (per chi mi legge anche da altre parti, colui che a volte scrive dei post per me) mi ha detto "Io con te andrei in vacanza anche a Busto Arsizio".
Ho proposto alla mia migliore amica che a quanto pare è in crisi con il ragazzo ma nonostante ci conosciamo da 15 anni non ha ancora intenzione di dirmi cosa stia succedendo nel dettaglio...vabbè, dicevo, le ho proposto di andarcene in crociera io e lei, tour delle isole greche, fanculo tutti. Ho ottenuto una risposta per la quale le mie palle sono rotolate da qualche parte e non le trovo ancora.
Quello là continua a non voler andare in ferie con me e io mi sono abbastanza rotta i coglioni. Anche mamma se li è rotti, e le colleghe pure.
Mi dicono la parola "mollalo" almeno 12 volte al giorno, tra una fattura e l'altra ,mentre fanno fotocopie, dopo essersi scannate perchè le anagrafiche non sono corrette. Si odiano, ma hanno creato questo fronte.
e io me ne sto qui con un sacco di pensieri caotici e confusi senza capire quale sia la cosa giusta da fare. Non so se ci sia un modo per trovare una soluzione a tutto questo.
forse dovrei starmene una settimana in isolamento come quelli del Grande Fratello.
Bah.

Intanto attendo notizie da Berkeley. Al clavinova non rinuncio

lunedì 1 febbraio 2010

Me against the world - Izzy rules

Ok, sabato mattina sono passata davanti all'unico negozio di strumenti musicali della mia città ed eccolo lì, ce n'era uno, un clavinova marrone, bruttino, di certo, ma pur sempre un clavinova, il cugino meno costoso del pianoforte.
Volevo sfondare la vetrata e rubarlo ma scappare a piedi con quell'attrezzo in groppa sarebbe stato poco comodo.
Poi al pomeriggio mamma si mette a fare il tiramisù guardando Amici e sentendo nonricordochi suonare mi fa "Certo che potresti ricominciare..." e allora gliel'ho sparata.

Così ho preso i contatti con un amico di un amico che vuole vedere il suo clavinova perchè tanto lui vive a Berkeley e se n'è comprato uno lì e quello che ha a casa sua giace inutilizzato e mi pare un grande spreco. Mamma sta già pensando a come sistemare i divani e a me non frega nemmeno più quanto mi costerà.
Al San Paolo non fanno il prestito giovani?
ecco, sono giovane e spinta da immenso amore. Non potranno negarmi i soldi.

venerdì 29 gennaio 2010

Motivazioni cercasi

Ma perchè a quasi 30 anni (a dire il vero devo ancora farne 29 ma non manca molto e mi sento molto anziana) ho ancora bisogno di cercare spinte e consensi in giro?
Perchè sto cazzo di pianoforte non me lo compro a costo di metterlo al posto del letto e dormire in piedi come i cavalli?
Forse perchè quando ne ho parlato al detestabile ottavo mi ha detto "A che cosa ti servirà poi un pianoforte...". Stronzo, l'ho suonato per una vita e ho smesso perchè non riuscivo a dedicarci il tempo necessario a causa della scuola, è sempre stata la mia più grande passione e dato che l'artrite ancora non mi ha presa, vorrei ritentare , ricominciare.
Che sia per questo?
tralasciando il fatto che ho 300 euro sul conto in banca quindi non mi potrei prendere nemmeno una pianola Bontempi del 1986, ma questi sono dettagli.
Perchè non lo faccio? PERCHE'?

giovedì 28 gennaio 2010

Sachertorte

credo che manderò un curriculum alla Costa Crociere, anche se il mio inglese non è il massimo della meraviglia e anche se non so fare niente che possa essere utile su una nave da crociera, ma l'idea di stare via da qui per almeno sei mesi l'anno è così allettante che tentare non nuoce.

mercoledì 27 gennaio 2010

inspira, espira

quando ho fatto notare a colui che in teoria dovrebbe essere mio moroso ma in pratica non so che non è cosa poi tanto rara che due che stanno insieme vadano a farsi le ferie per i cazzi loro - posto che oltretutto io e lui abitiamo a 100km di distanza e ci vediamo, quando va bene, solo nel week end-, lui ha dissentito dicendo che in compagnia è meglio perchè ci si diverte di più e che in fondo due anni fa siamo andati a Monaco il week end del mio compleanno.

Ora. L'avessi avuto davanti, avrei visto nero e l'avrei ucciso. Io sono una di quelle che non si arrabbia mai, magari mi incazzo giusto il tempo di dire "sono incazzata" ma arrivata all'ultima sillaba mi è già passata. Sono troppo pigra per arrabbiarmi. Solo che so che prima o poi succederà. e quando accadrà, temo che saranno cazzi.
L'unica volta in cui mi è quasi successo è stato alle superiori e non ho parlato alla mia più cara amica per un mese, e lei era spiazzata perchè dalla Izzy queste cose non te le aspetti. Solo che ai tempi ero implosiva, reagivo così.
Adesso temo che per un eccesso di rabbia potrei alzare le mani. Posto che sono alta come un campanile e al posto delle suddette mani ho dei badili e che quando la rabbia fa perdere la tramontana dicono che la propria forza aumenta, beh, tempo che dopo lo sfogo del mio odiato quarto rimarrebbe una sorta di supplì.

Signori miei che rabbia.
Che rabbia.

martedì 26 gennaio 2010

santocielo

Cercavo la foto di un pianoforte incendiato ma non l'ho trovata, così oggi siete costretti a leggere le mie parole senza illustrazioni.
Sono parecchio incazzata, in primis per una cosa allucinante che è successa in ufficio e di cui non mi va di parlare che già ho la cirrosi.
In secundis sono incazzata per le ferie. Mancano 7 mesi e già mi fumano i maroni perchè mio moroso non vuole che andiamo io e lui perchè dopo ci si annoia, vuole farmi fare 100 ore di corriera per poi prendere un aereo, e l'altra coppia che viene via con noi ha manie archeologiche che ad agosto mi entusiasmano come sedermi in un cespuglio di ortiche dopo aver indossato i jeans stretti per 12 ore.
ma che cazzo!

lunedì 25 gennaio 2010

Età cerebrale 34 anni

Il Brain Training mi massacra ogni giorno di più , invecchio anzichè migliorare. Colpa di quel fastidioso omino occhialuto che mi mette ansia, e non riesco più a fare i calcoli rapidi come una volta, quando ero giovane.

Ieri sera tornavo a casa in autostrada, in silenzio come sempre nei viaggi con il moroso, non parliamo mai, ascoltiamo Virgin Radio, e ieri sera c'erano i Pearl Jam nell'ultimo tratto prima del casello, poche auto e i lampioni arancioni, e mi sono messa a meditare su questi week end in continua trasferta, mi sono chiesta se quella vita zingaresca del fine settimana mi piaccia o se invece ne sono stanca.
mi sono risposta che in fondo in fondo, nonostante passi le mie giornate a brontolare come una vecchiaccia acida senza dentiera, tutto ciò che ho (a parte sto lavoro di merda ma visto il periodo ringraziamo gli dei di averne uno) mi soddisfa. Pensieri, parole, opere ed omissioni.

Certo quel maledetto clavinova, se mi decidessi...

mercoledì 20 gennaio 2010

martedì 19 gennaio 2010

Prendere il coraggio a due mani

Sono una donna molle.
c'è poco da fare, sono una specie di medusa adagiata sulla battigia, in attesa che un'onda più grande mi porti via o che qualche bambino idiota mi spiaccichi con il remo del suo canotto.
Mi adagio sulle cose, sono pigra, faccio mille sogni che non concretizzo, il massimo della vita è fare shopping e il top del brivido ricevere l'estratto conto Mastercard al 10 del mese.
Perchè non tiro fuori le palle, anche quelle di qualcun altro,e mi compro sto cazzo di clavinova così magari almeno uno dei sogni infranti lo rimetto un poco in sesto? meglio un sogno rattoppato con lo scotch che tanti frantumi destinati a rimanere rimpianto e polvere.
Perchè non muovo il culo e vado in quella palestra dove fanno quel corso e per lo meno mi informo, prima di arrendermi solo davanti alla schermata delle Pagine Gialle? eh? Perchè?
Sapete dirmelo?

venerdì 15 gennaio 2010

Il disordine è il mio mestiere

Qualche giorno fa era il compleanno del mio ex.
Ex che mi ha lasciata 9 mesi prima di sposarci, il tutto perchè "non capivo il suo spirito imprenditoriale". Il che, tradotto, significava semplicemente che gli dicevo di non fare ottocento cose insieme o gli sarebbe pigliato male.
Due mesi dopo mentre io cercavo di capire cosa ne sarebbe stato della mia vita, ricompare chiedendo scusa. Eh sì caro mio, troppo facile.
Gli rispondo male - e vorrei pure vedere - dicendogli che non è che mi può trattare come una merda e tornare quando pensa di essersi schiarito le idee.
Tant'è che da allora, e sono passati quasi tre anni, sono passata dalla parte della cattiva, manco l'avessi lasciato io. Ogni suo contatto è volto a farmi capire che quella stronza sono io.
Solo che io sono scema. A settembre era il suo onomastico e gli ho mandato una mail utilizzando l'indirizzo di lavoro perchè solo lì è rimasta traccia del suo contatto mail che altrimenti ho rimosso con somma gioia.
Ovviamente nel corpo della mail, alla fine, per essere precisi, compaiono nome mio, nome dell'azienda e tutti i dati ad essa riferiti. Non sono stata lì a cancellarli, non avevo voglia.
Risposta agli auguri "Non serviva che mi scrivessi tutti quei dettagli sul tuo lavoro, tanto lo so benissimo chi sei". Ma vaffanculo stronzo. E fanculo a me che per fare l'educata mi piglio pure gli insulti.


giovedì 14 gennaio 2010

Che sia colpa di quel cromosoma?

Dopo la fine della relazione con l'ex storico sono stata diversi mesi a pensare che a parte lo splendido uomo che convolerà a nozze di venerdì, nessuno mai avrebbe potuto stare al mio fianco. Ero destinata a rimanere triste vecchia zitella sola magari con qualche animale bizzarro.
Invece un giorno decido di andare dalla parrucchiera che mi fa la frangetta e i capelli scuri, e alla fine della seduta sembro un'altra persona. E quella sera decido di uscire. E quella sera rivedo un vecchio compagno delle superiori che da quella sera ho frequentato per mesi, uscite pomeridiane all'insegna del bel parlare, uscite serali all'insegna del gran sesso.
Poi per Natale gli regalo una prima edizione del suo libro preferito, e lui mi dice "E' troppo è troppo...non vorrei ti fossi messa in testa cose sbagliate...". Oddio, era dicembre e ci vedevamo da aprile in maniera praticamente "esclusiva" e continuativa, anche se non lo sapeva praticamente nessuno.
da lì un caffè in cui gli dico che non ha capito un cazzo ma che mi sta bene così, e ci "lasciamo" in amicizia e serenità. Parecchi mesi dopo vengo a sapere dai soliti giri di voci che ha trovato una donna, che è innamorato, e io non posso che augurargli sincera felicità, ma davvero.
Peccato che da quel giorno lo vedo quasi quotidianamente (si apposta a tubare con la sua donna sulla strada che faccio 4 volte al giorno, all'ora in cui io rientro in ufficio, dura non vederlo) e lui fa sempre finta di non vedermi/riconoscermi/etc, come se potessi presentarmi alla sua donna dicendo "Ciao! sono una vecchia trombamica di tuo moroso".
Ma cosa gli passa per la testa a 'sti uomini? Che fobie hanno?!

Mistero, come direbbe il buon Mariello...

mercoledì 13 gennaio 2010

Persone complicate

Ma solo io mi sono rotta le palle delle persone così complesse che per capirne il 10% devo farmi venire un ictus?
Di quelli che per farti capire una cosa non è che te la dicono. No, per carità, troppo facile.
Devono fare metafore perifrasi giri di parole filippiche e cioè immense rotture di coglioni di cui mi stanco dopo otto secondi netti e ovviamente alla fine non capisco dove volesse arrivare tutto quel caos di parole.
Mi piacciono le persone dirette. Non quelle sfacciate, non quelle volgari.
Quelle dirette, che dicono le cose come stanno quando è necessario farlo.
No che per dirmi che hai voglia di sentirmi più spesso mi scrivi una mail di 30 km per raccontarmi il tuo primo giro in macchina, cazzo c'entra???
Devo ammettere che spesso anche io quando sono in imbarazzo prendo le cose alla lontana per arrivare poi al punto, circa 20 minuti dopo. Però ci arrivo. E comunque uso questa ignobile metodologia solo quando sono troppo imbarazzata per dire le cose in modo lineare, ecco.
ma se la mia migliore amica non mi fa gli auguri a Natale non scrivo un post su facebook dove lei peraltro non c'è sperando che qualche amico comune glielo faccia notare.
La chiamo e le dico "Brutta stronza, chiamarmi un secondo ti costava troppo?"

Sì, il mal di testa ancora non mi è passato...

martedì 12 gennaio 2010

Oggi io e il caricamento immagini abbiamo dei problemi.

A dire il vero non ho molto da dire ma mi piace passare di qua e lasciare il mio insulso segno, gustandomi immagini del pianoforte su google, e incazzandomi perchè quelle che mi piacciono di più si trovano su pagine non più disponibili.

Perciò non vi tedio oltre, rimango a crogiolarmi nel mio fastidio verso il mondo sognando di scappare all'estero aprendo una libreria come quella di Meg Ryan in "C'è posta per te".

Besos

lunedì 11 gennaio 2010

Cattivi pensieri

Alla fine lo skidoo l'ho preso.
Le Adidas no perchè moroso e gli altri due compagni di shopping mi hanno detto "Ma no che schifo sono brutte". Quindi andrò a comprarmele sabato da sola, sticazzi.

Ho letto un articolo allucinante su Vanity fair sabato che ha fatto produrre alla mia mente pensieri abominevoli che forse ora rinnegherei, ma non posso non ammettere di averli comunque pensati.
L'articolo parla di 6 esperienze di coppie che hanno perso i figli a pochi giorni dal parto, apparentemente senza motivo, e di come sono "usciti" dal tunnel in cui sono entrati dopo tale sconvolgente esperienza che credo non si possa augurare nemmeno al peggiore dei propri nemici.
Leggevo in treno e piangevo come una fontana, proprio con i lacrimoni e il mascara che si spappolava.
E mentre leggevo di queste donne private di una parte della loro vita, spesso trattate con rudezza, maleducazione e totale assenza di sensibilità dal personale delle strutture ospedaliere, pensavo a tutte quelle che pensano che avere un figlio sia una cosa in più, se non addirittura di troppo, e magari sono proprio quelle che dal punto di vista biologico di figli ne potrebbero produrre abbastanza per fare una squadra di pallavolo con tanto di libero.
Mi sono odiata per quel pensiero, dato che a nessuno è permesso giudicare gli altri.
Però in quel momento l'ho fatto.

venerdì 8 gennaio 2010

"Non so come tu riesca ad essere così tranquilla sapendo che si sposa".
Frase con cui mi ha accolta la collega stamattina, deve avere elaborato la notizia di queste nozze in diverso tempo per produrre un responso del genere, tant'è che stamattina mentre io sgranavo rosari mentali affinchè la mattinata passasse in modo non dico tranquillo ma se non altro indolore, lei se ne è uscita con tale asserzione.
"Poteva essere una bella storia d'amore, la vostra, ma siccome tu sei un pezzo di ghiaccio lui giustamente si è trovato un'altra".
Adoro la gente che spara sentenze senza sapere come stanno le cose.
Che sia stata fondamentalmente colpa mia è innegabile, non ho avuto il coraggio di scegliere la strada "della felicità" quando è stato il momento, e me la sono pigliata in quel posto.
Però non è che lui ha scelto la massa informe di culo e capelli perchè io sono una persona poco espansiva. Se lo fossi stata, non mi avrebbe nemmeno mai notata. o forse mi aveva notata proprio per quello.
Vabbè, sticazzi.
Sto meditando di chiedere ferie per il 24 dicembre e presentarmi alle nozze.
Ma no, dai, scherzo

giovedì 7 gennaio 2010


ho dei pensieri fissi.
No no , tranquilli, non riguardano il sesso, ormai non ho più un solo ormone vivo.
Voglio una fotocamera nuova, una compatta da pochi soldi che sia più bella che altro. Per le mie foto serie ho la fedele bimbareflex,voglio la compatta da tenere in borsa e per scattare le foto squallide alle cene e ai compleanni e a quello che dicono essere mio moroso mentre si rincoglionisce giocando con l'Xbox.
Poi voglio un paio di Adidas degne di Run-DMC, da portare con i pantaloni sei taglie più grandi della mia. Passato tre mesi a dimagrire per potermi vestire da donna, e mi è presa la fissa dell'abito sformato.
Poi voglio comprare il clavinova di un amico di un amico. Voglio ricominciare a suonare, è uno dei più grandi rimpianti che ho e porco cazzo perchè devo sempre essere così arrendevole?
Infine voglio iscrivermi ad un corso di ballo, fingendo di non essere pericolosamente vicina ai 30. Niente cose tipo latinoamericani, sono troppo alta per ballare in coppia. Voglio qualcosa che mi faccia sudare da sola e da poter ballare ubriaca sul cofano della macchina di quello che dicono essere mio moroso, così è la volta che mi molla.
E vorrei anche lo Skidoo , possibilmente rosso, possibilmente in saldo al 50%

Quest'anno pretendo, sticazzi.

martedì 5 gennaio 2010

Voglio la calza


Da piccola il Natale non mi è mai piaciuto particolarmente. A dire il vero non mi piace nemmeno adesso che piccola non lo sono più da quel dì.
Figlia di divorziati dall'età di un anno, ho passato un Natale con uno e un Natale con l'altra, ogni anno a fare i conti sul calendario, a sperare di mangiare dalla nonna e non dalla zia, a sperare di pranzare dall'altra zia e non dalla nuova moglie di papà.
L'epifania invece l'ho sempre amata. Sarà per solidarietà con sta povera befana stracciona che se ne va in giro a regalare piccoli momenti d'estasi ai bimbi.
E poco importava se nel 99% dei casi passavo il 6 gennaio a finire i compiti che non ero stata in grado di distribuire in modo intelligente durante il resto delle vacanze.
Mi piaceva alzarmi e trovare la calza appesa alla cappa in cucina, essendo sprovvista di camino, e sparpagliarne il contenuto sulla tavola, sbavando sui cioccolatini e incazzandomi per le caramelle dure alla menta che di norma rifilavo all'esimia signora madre.
L'ultima calza me l'ha fatta la collega un paio d'anni fa, con dentro un vaso di Nutella da mezzo chilo e due sacchetti di M&M's con l'arachide. Credo di non averle mai voluto così bene in vita mia.

lunedì 4 gennaio 2010

This is the end

finita.
l'anno prossimo si sposano, la vigilia di Natale.
finalmente dopo quasi 30 anni di vita ho capito cosa vuol dire provare dell'odio puro per qualcuno.
L'odio è un sentimento pari all'amore, con intensità, e parlo di odio vero.
non mi era mai capitato prima, di certo non avrei voluto che succedesse il 31 dicembre così mi sono avvelenata ancor di più la partenza.
Ho sentito un vuoto risucchiarmi il petto, ho visto nero, ho provato rabbia, ho provato frustrazione, volevo ammazzare qualcuno, ho sentito il richiamo dell'istinto e dell'irrazionalità.
Sono stati momenti intensi.
Non sono durati moltissimo, altrimenti credo che vi scriverei dal carcere, ma sono stati istanti densi.
Oggi sto meglio, il mio viaggio è andato direi bene anche se mi sono resa conto di quanto sono viziata nella mia concezione di vacanza.
Però quei minuti di nero me li porterò dietro a vita, così come mi porterò addosso quello che mi ha condotta a vivere quegli istanti.

Ora, nuova vita, nuova pagina, con il dito medio alzato.