giovedì 25 marzo 2010

Tu dimmi quando, quando

Non passavo di qua da una vita.
Dal precena riparatrice.
Che poi un po' ha riparato.
Ha rimesso su il teatrino.
Tante cose non sono cambiate, e non credo cambieranno, alla fine ho deciso per qualcosa di piatto ma di non doloroso, scelta sbagliata, forse, ma è andata così.
Non so cosa succederà e vivo non alla giornata, al minuto.
Non mi sto lamentando, metto le cose nero su bianco così le realizzo meglio.
Alla prossima

giovedì 18 febbraio 2010

Capitolo 2

Oggi c'è stata la ripresa degli scontri.
Ho capito dov'è il problema: o non capisce cosa voglio dirgli, o non lo vuole capire.
Perchè se io gli dico "Potresti far finta di cagarmi un po', magari chiamandomi una volta in vita tua, o che so, mandandomi un messaggio che non parli di Assassin's creed II", lui mi risponde "Ma io sto lavorando per il nostro futuro, come ha fatto mio padre e come faranno i miei figli".
Ma che cazzo c'entra?
Io voglio che una sera mi porti fuori a cena dove vuoi tu perchè ti va, e non perchè c'è un compleanno. Voglio che se c'è il sole non mi lasci a casa a vedere Pianeta Mare.
E lui mi risponde "Se continui con le accuse non si va avanti".
Al che ho pensato di avere dei grossi problemi linguistici e forse non mi faccio capire.
Ora sto pensando di organizzare una cena per domenica, io e lui, dove tutto è iniziato, e vedere se riusciamo a parlare come persone civili o se finiamo per accoltellarci con l'osso della costata di angus.

mercoledì 17 febbraio 2010

Ricominciare da zero

Che poi una lacrima l'ho anche versata, forse due.
Però non so se sia finita.
So solo che sto più male per quello che mi ha detto che per l'idea che potrei essere da sola di nuovo.
Ha preso ogni mia puntualizzazione e me l'ha girata contro come un'accusa.
Alla fine è colpa mia, così dice.
Dice che non capisco che lui sta vedendo la cosa in prospettiva a lungo termine.
Dice che non mi chiama mai perchè se ho le palle girate non sa cosa dirmi.
Dice che se ho le palle girate è perchè me lo voglio.
Dice che non capisce perchè il sabato sono stanca.
Dice che io remo contro.
Dice che mi lamento, accuso e non propongo.
Così dice.

E io passo dalla ragione al torto in un secondo e non so cosa dire.

lunedì 15 febbraio 2010

I prati sono in fiore

E' da un pezzo che non passo di qua e mi spiace, a volte quando trascuro questo posto mi sento come se avessi tradito la sola parte di me che ha il coraggio di urlare quando serve.
Forse esagero.
Forse sono un po' avvilita perchè ieri le sole persone con cui ho avuto a che fare sono stati i vecchietti che ho trovato in chiesa e la commessa della libreria nella quale sono entrata dopo messa per comprare libri assurdi in modo compulsivo.
Mamma non c'è, il cane nemmeno e quella frazione mutevole era in esaltazione per i videogioco nuovo, e non ci siamo visti, ma non è stata colpa sua, nel senso che lui mi ha chiesto "Vengo a trovarti?" e io gli ho detto di no perchè ieri avevo voglia di isolarmi dal resto del mondo, vivere una domenica sul divano mangiando biscotti e guardando un dvd dietro l'altro.
Ieri sera prima di addormentarmi ho avuto un pensiero terribile.
Ho pensato che se tra me e lui dovesse finire all'istante, non credo che sarei in grado di versare una sola lacrima.
E' terribile.
Sono terribile.
Perchè resto nelle sabbie mobili trascinando tutto e tutti con me.

venerdì 5 febbraio 2010

Do mi sol do do sol mi do

Lo sfogatoio qui mi piace assai.
Intanto perchè trovo gente sincera, schietta, non prevenuta nè ipocrita.
Il cercare poi ogni giorno una foto nuova che abbia a che fare con il piano mi tiene ben accesa in testa la luce CLAVINOVA, sia mai che mi faccio ripassare la voglia (certo se quello che me lo deve vendere mi cagasse, fuso orario a parte!).

Oggi ho capito che come apro bocca, con il rompicoglionante ottavo, sbaglio.
Ha sempre ragione la sua amica del cuore, nonchè nostra compagna di viaggio insieme al marito.
Se io dico A, lui dice B. Se lei dice A, lui anche dice A, e quando gli faccio notare anche anche io avevo detto A, lui mi dice che non è esattamente la stessa cosa.
Ancora mi chiedo cosa ci sto insieme a fare.
Il dramma è che sono figlia delle convenzioni, che sono stanca di deludere i familiari che mi vedono sbatacchiarmi da una parte all'altra senza meta, che vorrebbero vedermi ancorata in almeno un porto sicuro.
Sicuro forse per me, perchè se lui va avanti così, lo uccido.

giovedì 4 febbraio 2010

come un puzzle

Quando mandavo strali d'odio al raffreddore era perchè avevo dimenticato il mal di gola. Maledetto stronzo. Due notti che non dormo perchè boccheggio come un pesce di nome Wanda.
E tossisco. E se mi giro non respiro. E che coglioni.
Sono assai insofferente oggi, soprattutto verso il prossimo.
Perchè non ne posso più di chi si lamenta del proprio lavoro dato che non ho conoscenti che lavorano in miniera nè in catena di montaggio nè con i malati terminali nè testano termometri rettali.
Non ne posso nemmeno più di chi si lamenta dei propri parenti. Ognuno ha le sue croci, le famiglie perfette esistono solo nelle teste dei pubblicitari (o pubblicisti? mai capito) del Mulino Bianco e di quei cosi al prosciutto Rovagnati di cui non ricordo il nome.
Non ne posso più di quelli che si sentono perseguitati dalla sfiga e dal resto degli esseri umani, perchè non sono MAI in grado di farsi un filino di esame di coscienza e rendersi conto che se la gente li evita è perchè sono stronzi davvero, o ancor più spesso le manie di persecuzione di cui soffrono sono appunto frutto di nevrosi che nascono e purtroppo non muoiono nelle loro teste.
Lo so sembra che mi stia lamentando, in realtà mi sto sfogando!
che nervi signori, oggi. Che nervi.

martedì 2 febbraio 2010

Seta rossa

Ieri un mio amico (per chi mi legge anche da altre parti, colui che a volte scrive dei post per me) mi ha detto "Io con te andrei in vacanza anche a Busto Arsizio".
Ho proposto alla mia migliore amica che a quanto pare è in crisi con il ragazzo ma nonostante ci conosciamo da 15 anni non ha ancora intenzione di dirmi cosa stia succedendo nel dettaglio...vabbè, dicevo, le ho proposto di andarcene in crociera io e lei, tour delle isole greche, fanculo tutti. Ho ottenuto una risposta per la quale le mie palle sono rotolate da qualche parte e non le trovo ancora.
Quello là continua a non voler andare in ferie con me e io mi sono abbastanza rotta i coglioni. Anche mamma se li è rotti, e le colleghe pure.
Mi dicono la parola "mollalo" almeno 12 volte al giorno, tra una fattura e l'altra ,mentre fanno fotocopie, dopo essersi scannate perchè le anagrafiche non sono corrette. Si odiano, ma hanno creato questo fronte.
e io me ne sto qui con un sacco di pensieri caotici e confusi senza capire quale sia la cosa giusta da fare. Non so se ci sia un modo per trovare una soluzione a tutto questo.
forse dovrei starmene una settimana in isolamento come quelli del Grande Fratello.
Bah.

Intanto attendo notizie da Berkeley. Al clavinova non rinuncio