venerdì 29 gennaio 2010

Motivazioni cercasi

Ma perchè a quasi 30 anni (a dire il vero devo ancora farne 29 ma non manca molto e mi sento molto anziana) ho ancora bisogno di cercare spinte e consensi in giro?
Perchè sto cazzo di pianoforte non me lo compro a costo di metterlo al posto del letto e dormire in piedi come i cavalli?
Forse perchè quando ne ho parlato al detestabile ottavo mi ha detto "A che cosa ti servirà poi un pianoforte...". Stronzo, l'ho suonato per una vita e ho smesso perchè non riuscivo a dedicarci il tempo necessario a causa della scuola, è sempre stata la mia più grande passione e dato che l'artrite ancora non mi ha presa, vorrei ritentare , ricominciare.
Che sia per questo?
tralasciando il fatto che ho 300 euro sul conto in banca quindi non mi potrei prendere nemmeno una pianola Bontempi del 1986, ma questi sono dettagli.
Perchè non lo faccio? PERCHE'?

giovedì 28 gennaio 2010

Sachertorte

credo che manderò un curriculum alla Costa Crociere, anche se il mio inglese non è il massimo della meraviglia e anche se non so fare niente che possa essere utile su una nave da crociera, ma l'idea di stare via da qui per almeno sei mesi l'anno è così allettante che tentare non nuoce.

mercoledì 27 gennaio 2010

inspira, espira

quando ho fatto notare a colui che in teoria dovrebbe essere mio moroso ma in pratica non so che non è cosa poi tanto rara che due che stanno insieme vadano a farsi le ferie per i cazzi loro - posto che oltretutto io e lui abitiamo a 100km di distanza e ci vediamo, quando va bene, solo nel week end-, lui ha dissentito dicendo che in compagnia è meglio perchè ci si diverte di più e che in fondo due anni fa siamo andati a Monaco il week end del mio compleanno.

Ora. L'avessi avuto davanti, avrei visto nero e l'avrei ucciso. Io sono una di quelle che non si arrabbia mai, magari mi incazzo giusto il tempo di dire "sono incazzata" ma arrivata all'ultima sillaba mi è già passata. Sono troppo pigra per arrabbiarmi. Solo che so che prima o poi succederà. e quando accadrà, temo che saranno cazzi.
L'unica volta in cui mi è quasi successo è stato alle superiori e non ho parlato alla mia più cara amica per un mese, e lei era spiazzata perchè dalla Izzy queste cose non te le aspetti. Solo che ai tempi ero implosiva, reagivo così.
Adesso temo che per un eccesso di rabbia potrei alzare le mani. Posto che sono alta come un campanile e al posto delle suddette mani ho dei badili e che quando la rabbia fa perdere la tramontana dicono che la propria forza aumenta, beh, tempo che dopo lo sfogo del mio odiato quarto rimarrebbe una sorta di supplì.

Signori miei che rabbia.
Che rabbia.

martedì 26 gennaio 2010

santocielo

Cercavo la foto di un pianoforte incendiato ma non l'ho trovata, così oggi siete costretti a leggere le mie parole senza illustrazioni.
Sono parecchio incazzata, in primis per una cosa allucinante che è successa in ufficio e di cui non mi va di parlare che già ho la cirrosi.
In secundis sono incazzata per le ferie. Mancano 7 mesi e già mi fumano i maroni perchè mio moroso non vuole che andiamo io e lui perchè dopo ci si annoia, vuole farmi fare 100 ore di corriera per poi prendere un aereo, e l'altra coppia che viene via con noi ha manie archeologiche che ad agosto mi entusiasmano come sedermi in un cespuglio di ortiche dopo aver indossato i jeans stretti per 12 ore.
ma che cazzo!

lunedì 25 gennaio 2010

Età cerebrale 34 anni

Il Brain Training mi massacra ogni giorno di più , invecchio anzichè migliorare. Colpa di quel fastidioso omino occhialuto che mi mette ansia, e non riesco più a fare i calcoli rapidi come una volta, quando ero giovane.

Ieri sera tornavo a casa in autostrada, in silenzio come sempre nei viaggi con il moroso, non parliamo mai, ascoltiamo Virgin Radio, e ieri sera c'erano i Pearl Jam nell'ultimo tratto prima del casello, poche auto e i lampioni arancioni, e mi sono messa a meditare su questi week end in continua trasferta, mi sono chiesta se quella vita zingaresca del fine settimana mi piaccia o se invece ne sono stanca.
mi sono risposta che in fondo in fondo, nonostante passi le mie giornate a brontolare come una vecchiaccia acida senza dentiera, tutto ciò che ho (a parte sto lavoro di merda ma visto il periodo ringraziamo gli dei di averne uno) mi soddisfa. Pensieri, parole, opere ed omissioni.

Certo quel maledetto clavinova, se mi decidessi...

mercoledì 20 gennaio 2010

martedì 19 gennaio 2010

Prendere il coraggio a due mani

Sono una donna molle.
c'è poco da fare, sono una specie di medusa adagiata sulla battigia, in attesa che un'onda più grande mi porti via o che qualche bambino idiota mi spiaccichi con il remo del suo canotto.
Mi adagio sulle cose, sono pigra, faccio mille sogni che non concretizzo, il massimo della vita è fare shopping e il top del brivido ricevere l'estratto conto Mastercard al 10 del mese.
Perchè non tiro fuori le palle, anche quelle di qualcun altro,e mi compro sto cazzo di clavinova così magari almeno uno dei sogni infranti lo rimetto un poco in sesto? meglio un sogno rattoppato con lo scotch che tanti frantumi destinati a rimanere rimpianto e polvere.
Perchè non muovo il culo e vado in quella palestra dove fanno quel corso e per lo meno mi informo, prima di arrendermi solo davanti alla schermata delle Pagine Gialle? eh? Perchè?
Sapete dirmelo?

venerdì 15 gennaio 2010

Il disordine è il mio mestiere

Qualche giorno fa era il compleanno del mio ex.
Ex che mi ha lasciata 9 mesi prima di sposarci, il tutto perchè "non capivo il suo spirito imprenditoriale". Il che, tradotto, significava semplicemente che gli dicevo di non fare ottocento cose insieme o gli sarebbe pigliato male.
Due mesi dopo mentre io cercavo di capire cosa ne sarebbe stato della mia vita, ricompare chiedendo scusa. Eh sì caro mio, troppo facile.
Gli rispondo male - e vorrei pure vedere - dicendogli che non è che mi può trattare come una merda e tornare quando pensa di essersi schiarito le idee.
Tant'è che da allora, e sono passati quasi tre anni, sono passata dalla parte della cattiva, manco l'avessi lasciato io. Ogni suo contatto è volto a farmi capire che quella stronza sono io.
Solo che io sono scema. A settembre era il suo onomastico e gli ho mandato una mail utilizzando l'indirizzo di lavoro perchè solo lì è rimasta traccia del suo contatto mail che altrimenti ho rimosso con somma gioia.
Ovviamente nel corpo della mail, alla fine, per essere precisi, compaiono nome mio, nome dell'azienda e tutti i dati ad essa riferiti. Non sono stata lì a cancellarli, non avevo voglia.
Risposta agli auguri "Non serviva che mi scrivessi tutti quei dettagli sul tuo lavoro, tanto lo so benissimo chi sei". Ma vaffanculo stronzo. E fanculo a me che per fare l'educata mi piglio pure gli insulti.


giovedì 14 gennaio 2010

Che sia colpa di quel cromosoma?

Dopo la fine della relazione con l'ex storico sono stata diversi mesi a pensare che a parte lo splendido uomo che convolerà a nozze di venerdì, nessuno mai avrebbe potuto stare al mio fianco. Ero destinata a rimanere triste vecchia zitella sola magari con qualche animale bizzarro.
Invece un giorno decido di andare dalla parrucchiera che mi fa la frangetta e i capelli scuri, e alla fine della seduta sembro un'altra persona. E quella sera decido di uscire. E quella sera rivedo un vecchio compagno delle superiori che da quella sera ho frequentato per mesi, uscite pomeridiane all'insegna del bel parlare, uscite serali all'insegna del gran sesso.
Poi per Natale gli regalo una prima edizione del suo libro preferito, e lui mi dice "E' troppo è troppo...non vorrei ti fossi messa in testa cose sbagliate...". Oddio, era dicembre e ci vedevamo da aprile in maniera praticamente "esclusiva" e continuativa, anche se non lo sapeva praticamente nessuno.
da lì un caffè in cui gli dico che non ha capito un cazzo ma che mi sta bene così, e ci "lasciamo" in amicizia e serenità. Parecchi mesi dopo vengo a sapere dai soliti giri di voci che ha trovato una donna, che è innamorato, e io non posso che augurargli sincera felicità, ma davvero.
Peccato che da quel giorno lo vedo quasi quotidianamente (si apposta a tubare con la sua donna sulla strada che faccio 4 volte al giorno, all'ora in cui io rientro in ufficio, dura non vederlo) e lui fa sempre finta di non vedermi/riconoscermi/etc, come se potessi presentarmi alla sua donna dicendo "Ciao! sono una vecchia trombamica di tuo moroso".
Ma cosa gli passa per la testa a 'sti uomini? Che fobie hanno?!

Mistero, come direbbe il buon Mariello...

mercoledì 13 gennaio 2010

Persone complicate

Ma solo io mi sono rotta le palle delle persone così complesse che per capirne il 10% devo farmi venire un ictus?
Di quelli che per farti capire una cosa non è che te la dicono. No, per carità, troppo facile.
Devono fare metafore perifrasi giri di parole filippiche e cioè immense rotture di coglioni di cui mi stanco dopo otto secondi netti e ovviamente alla fine non capisco dove volesse arrivare tutto quel caos di parole.
Mi piacciono le persone dirette. Non quelle sfacciate, non quelle volgari.
Quelle dirette, che dicono le cose come stanno quando è necessario farlo.
No che per dirmi che hai voglia di sentirmi più spesso mi scrivi una mail di 30 km per raccontarmi il tuo primo giro in macchina, cazzo c'entra???
Devo ammettere che spesso anche io quando sono in imbarazzo prendo le cose alla lontana per arrivare poi al punto, circa 20 minuti dopo. Però ci arrivo. E comunque uso questa ignobile metodologia solo quando sono troppo imbarazzata per dire le cose in modo lineare, ecco.
ma se la mia migliore amica non mi fa gli auguri a Natale non scrivo un post su facebook dove lei peraltro non c'è sperando che qualche amico comune glielo faccia notare.
La chiamo e le dico "Brutta stronza, chiamarmi un secondo ti costava troppo?"

Sì, il mal di testa ancora non mi è passato...

martedì 12 gennaio 2010

Oggi io e il caricamento immagini abbiamo dei problemi.

A dire il vero non ho molto da dire ma mi piace passare di qua e lasciare il mio insulso segno, gustandomi immagini del pianoforte su google, e incazzandomi perchè quelle che mi piacciono di più si trovano su pagine non più disponibili.

Perciò non vi tedio oltre, rimango a crogiolarmi nel mio fastidio verso il mondo sognando di scappare all'estero aprendo una libreria come quella di Meg Ryan in "C'è posta per te".

Besos

lunedì 11 gennaio 2010

Cattivi pensieri

Alla fine lo skidoo l'ho preso.
Le Adidas no perchè moroso e gli altri due compagni di shopping mi hanno detto "Ma no che schifo sono brutte". Quindi andrò a comprarmele sabato da sola, sticazzi.

Ho letto un articolo allucinante su Vanity fair sabato che ha fatto produrre alla mia mente pensieri abominevoli che forse ora rinnegherei, ma non posso non ammettere di averli comunque pensati.
L'articolo parla di 6 esperienze di coppie che hanno perso i figli a pochi giorni dal parto, apparentemente senza motivo, e di come sono "usciti" dal tunnel in cui sono entrati dopo tale sconvolgente esperienza che credo non si possa augurare nemmeno al peggiore dei propri nemici.
Leggevo in treno e piangevo come una fontana, proprio con i lacrimoni e il mascara che si spappolava.
E mentre leggevo di queste donne private di una parte della loro vita, spesso trattate con rudezza, maleducazione e totale assenza di sensibilità dal personale delle strutture ospedaliere, pensavo a tutte quelle che pensano che avere un figlio sia una cosa in più, se non addirittura di troppo, e magari sono proprio quelle che dal punto di vista biologico di figli ne potrebbero produrre abbastanza per fare una squadra di pallavolo con tanto di libero.
Mi sono odiata per quel pensiero, dato che a nessuno è permesso giudicare gli altri.
Però in quel momento l'ho fatto.

venerdì 8 gennaio 2010

"Non so come tu riesca ad essere così tranquilla sapendo che si sposa".
Frase con cui mi ha accolta la collega stamattina, deve avere elaborato la notizia di queste nozze in diverso tempo per produrre un responso del genere, tant'è che stamattina mentre io sgranavo rosari mentali affinchè la mattinata passasse in modo non dico tranquillo ma se non altro indolore, lei se ne è uscita con tale asserzione.
"Poteva essere una bella storia d'amore, la vostra, ma siccome tu sei un pezzo di ghiaccio lui giustamente si è trovato un'altra".
Adoro la gente che spara sentenze senza sapere come stanno le cose.
Che sia stata fondamentalmente colpa mia è innegabile, non ho avuto il coraggio di scegliere la strada "della felicità" quando è stato il momento, e me la sono pigliata in quel posto.
Però non è che lui ha scelto la massa informe di culo e capelli perchè io sono una persona poco espansiva. Se lo fossi stata, non mi avrebbe nemmeno mai notata. o forse mi aveva notata proprio per quello.
Vabbè, sticazzi.
Sto meditando di chiedere ferie per il 24 dicembre e presentarmi alle nozze.
Ma no, dai, scherzo

giovedì 7 gennaio 2010


ho dei pensieri fissi.
No no , tranquilli, non riguardano il sesso, ormai non ho più un solo ormone vivo.
Voglio una fotocamera nuova, una compatta da pochi soldi che sia più bella che altro. Per le mie foto serie ho la fedele bimbareflex,voglio la compatta da tenere in borsa e per scattare le foto squallide alle cene e ai compleanni e a quello che dicono essere mio moroso mentre si rincoglionisce giocando con l'Xbox.
Poi voglio un paio di Adidas degne di Run-DMC, da portare con i pantaloni sei taglie più grandi della mia. Passato tre mesi a dimagrire per potermi vestire da donna, e mi è presa la fissa dell'abito sformato.
Poi voglio comprare il clavinova di un amico di un amico. Voglio ricominciare a suonare, è uno dei più grandi rimpianti che ho e porco cazzo perchè devo sempre essere così arrendevole?
Infine voglio iscrivermi ad un corso di ballo, fingendo di non essere pericolosamente vicina ai 30. Niente cose tipo latinoamericani, sono troppo alta per ballare in coppia. Voglio qualcosa che mi faccia sudare da sola e da poter ballare ubriaca sul cofano della macchina di quello che dicono essere mio moroso, così è la volta che mi molla.
E vorrei anche lo Skidoo , possibilmente rosso, possibilmente in saldo al 50%

Quest'anno pretendo, sticazzi.

martedì 5 gennaio 2010

Voglio la calza


Da piccola il Natale non mi è mai piaciuto particolarmente. A dire il vero non mi piace nemmeno adesso che piccola non lo sono più da quel dì.
Figlia di divorziati dall'età di un anno, ho passato un Natale con uno e un Natale con l'altra, ogni anno a fare i conti sul calendario, a sperare di mangiare dalla nonna e non dalla zia, a sperare di pranzare dall'altra zia e non dalla nuova moglie di papà.
L'epifania invece l'ho sempre amata. Sarà per solidarietà con sta povera befana stracciona che se ne va in giro a regalare piccoli momenti d'estasi ai bimbi.
E poco importava se nel 99% dei casi passavo il 6 gennaio a finire i compiti che non ero stata in grado di distribuire in modo intelligente durante il resto delle vacanze.
Mi piaceva alzarmi e trovare la calza appesa alla cappa in cucina, essendo sprovvista di camino, e sparpagliarne il contenuto sulla tavola, sbavando sui cioccolatini e incazzandomi per le caramelle dure alla menta che di norma rifilavo all'esimia signora madre.
L'ultima calza me l'ha fatta la collega un paio d'anni fa, con dentro un vaso di Nutella da mezzo chilo e due sacchetti di M&M's con l'arachide. Credo di non averle mai voluto così bene in vita mia.

lunedì 4 gennaio 2010

This is the end

finita.
l'anno prossimo si sposano, la vigilia di Natale.
finalmente dopo quasi 30 anni di vita ho capito cosa vuol dire provare dell'odio puro per qualcuno.
L'odio è un sentimento pari all'amore, con intensità, e parlo di odio vero.
non mi era mai capitato prima, di certo non avrei voluto che succedesse il 31 dicembre così mi sono avvelenata ancor di più la partenza.
Ho sentito un vuoto risucchiarmi il petto, ho visto nero, ho provato rabbia, ho provato frustrazione, volevo ammazzare qualcuno, ho sentito il richiamo dell'istinto e dell'irrazionalità.
Sono stati momenti intensi.
Non sono durati moltissimo, altrimenti credo che vi scriverei dal carcere, ma sono stati istanti densi.
Oggi sto meglio, il mio viaggio è andato direi bene anche se mi sono resa conto di quanto sono viziata nella mia concezione di vacanza.
Però quei minuti di nero me li porterò dietro a vita, così come mi porterò addosso quello che mi ha condotta a vivere quegli istanti.

Ora, nuova vita, nuova pagina, con il dito medio alzato.